19-20 GENNAIO - festa patronale San Sebastiano
La festa di san Sebastiano legata ai festeggiamenti del santo patrono inizia la mattina del 19 gennaio con l’uscita dei vari gruppi spontanei che si occupano di allestire il falò.
Nel pomeriggio successivamente alle celebrazioni religiose del vespro si allestisce la catasta di legna con l’apporto oltre che con moderni trattori, anche con il tradizionale carro trainato dai buoi “su jù” fulcro della tradizione.
Terminata la fase di allestimento si procede alla benedizione del falò e dell’opera dei volontari e si da fuoco alle frasche.
A supporto dei riti tradizionali della festa altre iniziative collaterali stanno sostenendo la festa; la tradizionale favata organizzata dalla locale associazione turistica Pro loco ha un ruolo importante nel contesto della festa, altre iniziative culturali come mostre e l’allestimento delle “Panderas” , oggetti votivi legati al santo, fanno da cornice all’insieme delle giornate di festa, così come nel giorno 20, la festa religiosa, con la messa solenne è tra le celebrazioni più sentite nel contesto religioso degli ollastrini.
La festa prosegue con “su ballu de pratza de cresia” e l’assaggio della vernaccia a suggellare la buona riuscita della festa e il legame affettivo tra la gente e il sentimento di devozione a San Sebastiano.
Questo sentimento affonda le radici sin dalla notte dei tempi, infatti secondo la leggenda gli abitanti di vari nuclei presenti nei dintorni dell’attuale paese, a causa delle continue inondazioni del fiume Tirso, avrebbero deciso di spostare l’insediamento abitativo, affidando al buon volere del santo, la scelta della zona in cui costruire.
E cosi - si racconta - caricarono un carro con della legna, e l’immagine del santo, lasciando che il carro, guidato da un giogo di buoi si fermasse da solo. E ciò pare sia avvenuto davanti ad una pianta di “Olivastro” che fu abbattuto perché in quel punto sì innalzasse l’altare e si edificasse la chiesa. E da li sorse il nuovo centro urbano.
Ancora oggi, in occasione della festività del santo patrono si ripercorrono i fatti di quei giorni, organizzando il grande falò nella piazza prospiciente la chiesa quale segno di devozione a San Sebastiano.
Nel contesto della festa le simbologie in essa contenute sono molteplici e spesso sfuggono mescolandosi con la ritualità della tradizione. La realizzazione delle panderas e il rito di accompagnare il giogo dei buoi nel sagrato della chiesa è senz’altro uno di queste; l’uso stesso del giogo, e non di altri validi animali da soma potrebbe essere anch’essa una simbologia; l’uso de “is pinnaccius” per addobbare i carri, e sempre l’uso di queste frasche poste nella facciata della chiesa e nelle case in cui si radunano i gruppi per proseguire la festa, sono probabilmente legate all’albero della leggenda in cui trovò riparo il santo in occasione della fondazione della chiesa.
Altra simbologia legata invece alla storia del santo è la pianta delle arance cui la tradizione e l’iconografia religiosa indica San Sebastiano legato ad essa e martirizzato.
Per questo sino a qualche decennio fa ogni gruppo che partecipava all’allestimento del falò, il giorno della festa testimoniava la sua devozione portando in processione una fronda di arance.
Oggi anche questa consuetudine è andata ad affievolirsi; se sino agli anni settanta in processione si contavano una decina di gruppi con altrettante fronde di arance riccamente addobbate, oggi solo il carro de “su jù” mantiene viva questa memoria, nonostante i gruppi che si adoperano per l’allestimento del falò siano numerosi come allora e forse anche più.
25 APRILE - Fiera e festa di San Marco
A Ollastra la festa di San Marco vuol dire principalmente “Fiera”
L’aspetto religioso rappresenta un legame quasi intimo tra i pellegrini forestieri che il 25 seguono la processione e la messa solenne e gli ollastrini che il 26 presso la sua chiesa, alla periferia del paese, dedicano l’intera giornata per venerarne l’effigie.
La Chiesa di San Marco, inserita in un contesto ambientale e architettonico di particolare pregio, rappresenta il più importante sito culturale che possiede, un vero biglietto da visita da mostrare a tutti nelle migliori occasioni.
Come detto San Marco di Ollastra è “La Fiera San Marco”, essa rappresenta, per il settore zootecnico isolano, uno dei maggiori appuntamenti di scambio commerciale e di informazioni tra le aziende del settore.
L’iniziativa è sostenuta dall’Amministrazione comunale con il prezioso supporto delle associazioni di volontariato che operano a Ollastra, che con l’organizzazione di alcuni eventi e iniziative, si adoperano insieme a dare il giusto ruolo che la Fiera ha avuto in passato e riconquistare una posizione rilevante in una prospettiva futura.
Attorno alla Fiera San Marco, si snoda un mercato per valorizzare e promuovere quanto di meglio il nostro tessuto economico e sociale esprime, perciò ogni anno l’obbiettivo che ci si pone è di rivitalizzare la rassegna da più fronti che rendano l’iniziativa interessante in molteplici aspetti: in maniera preponderante nel comparto zootecnico e artigianale, ma anche nell’aspetto culturale, sportivo, ricreativo e dell’innovazione tecnologica.
15 MAGGIO - Festa di Santa Vittoria
Questa iniziativa in passato rappresentava un’importante evento per i giovani ollastrini infatti veniva organizzata da “is bagadius” i giovani appunto, con iniziative di ogni genere, ora invece viene celebrata principalmente come aspetto religioso con la processione e la messa presso la bellissima chiesetta del XIII secolo edificata su fondamenta dell’ VIII° secolo.
07 LUGLIO - San Costantino
La principale festa estiva di Ollastra è dedicata a San Costantino Imperatore.
Questa festa organizzata da gruppi spontanei, ultimamente è gestita dai quarantenni del paese che curano l’aspetto religioso e l’aspetto civile.
L’aspetto religioso si esprime con le novene dedicate al santo e il giorno 7 e 8 con la processione solenne accompagnata dai cavalli che rivestono una fondamentale cornice per aspetto religioso e della tradizione. Entrambi i giorni si celebra la messa solenne, il giorno 7 in parrocchia e il giorno 8 nel santuario campestre.
L’aspetto civile vede la presenza di gruppi folk spettacoli e complessini di richiamo regionale.
24 GIUGNO - San Giovanni Evangelista
La festa di San Giovanni è stata recentemente riscoperta con la celebrazione principalmente dell’aspetto religioso con la processione e la messa solenne ma anche l’aspetto civile sta riscoprendo l’antica tradizione ovvero si allestisce un importante banchetto coinvolgendo la popolazione preparato con il classico menù dei pastori “malloreddus e carne di pecora in brodo” e tanta simpatia e amicizia tra i commensali.
30 AGOSTO - Sant’Ignazio da Laconi
Altra festa estiva è dedicata a S’antignazio in questo caso sempre il gruppo spontaneo dei cinquantenni si fa carico di allestire e organizzare le celebrazioni per il santo.
L’aspetto civile vede anche in questo caso prevede la presenza di gruppi folk e band musicali.
Altre manifestazioni legate ad altre iniziative si svolgono durante l’anno come ad esempio la Sagra del Mirto nel mese di agosto curata dalla Associazione Turistica Pro Loco con l’intento di valorizzare una delle piante maggiormente presenti nel nostro territorio,
La favata in occasione dei festeggiamenti del Santo Patrono, organizzata della Pro loco.
Mostre Culturali come “S’Antigoriu segni del passato” organizzate in occasione della Firea di San Marco dall’associazione culturale “Il Quadrifoglio”, e altre mostre a tema in occasione del Patrono san Sebastiano.
Nel Mese di Dicembre il mercatino di Natale organizzato dall’associazione culturale “Il Quadrifoglio” in collaborazione con gli artigiani e gli hobbisti locali per allietare il periodo natalizio.
Altre iniziativi a carattere ludico trovano spazio nel corso dell’anno organizzate da vari gruppi sportivi e ricreativi come ad esempio tornei di calcetto, memorial, le pariglie nell’area fieristica ecc.