Il comune di Ollastra è situato a circa 23 m sul livello del mare, al confine tra la pianura del Campidano e la montagna che conduce verso la Sardegna più interna. Lungo la sua superficie scorre il fiume Tirso, il principale corso d'acqua della Sardegna. Grazie a questa particolare posizione geografica, il territorio è piuttosto vario e presenta una buona parte di pianura, una regione umida (il lago artificiale e il fiume Tirso) e una zona collinosa, la cui cima più alta è il monte Ollastra che raggiunge 380 metri. In quest'area sono situate due grotte, "S'arutta e'conca e' mesu" e "S'arutta e' margini figu". Sempre su questi colli si trovano le vestigia di numerosi nuraghi, tra i quali "Accas", "San Perdu" e "S'orco".
Nella zona di San Martino, si trova una vegetazione costituita dalla tipica macchia mediterranea con corbezzolo, mirto, lentischio, arbusti di cisto e, in quantità minore, quercia. Inoltre sono presenti terreni gravati da "uso civico", ossia la popolazione può seminare, raccogliere legname e far pascolare i propri greggi gratuitamente.
In pianura, grazie alla realizzazione della dighetta Santa Vittoria e alle opere di irrigazione effettuate nel dopoguerra (che hanno impedito le inondazioni del Tirso e consentito l'incanalamento delle acque), è stato possibile dare vita a vigneti, agrumeti, carciofaie e orti.
Il territorio ollastrino è interamente coperto di olivi selvatici, "s'ollastu". Alcuni terreni sono destinati alla coltivazione di avena, orzo e grano. A nord-ovest gli olivastri sono stati sostituiti dagli ulivi, dai quali si ottiene olio di ottima qualità. A sud-ovest i territori che in passato facevano parte dell'antica "palude Arcais", sono stati bonificati e resi coltivabili negli ultimi cinquant'anni. Attualmente è possibile trovare per lo più risaie.
(Fonte: Comunas)